venerdì 30 dicembre 2011

La Mostra Ermada Voci di Guerra in Tempo di Pace sarà visibile fino all'otto di gennaio


Dopo il grande successo del mese di novembre e dicembre, la mostra Ermada Voci di Guerra in Tempo di Pace sarà visibile fino all’otto di gennaio con l’apertura già il due di gennaio alle ore 09.30 alle 16.00, e tranne il 7 in quanto il Castello è chiuso per un evento privato.

A breve verrà fatta anche la presentazione del nuovo libro “Ermada Voci di Guerra in Tempo di Pace realizzato dall’Editore Trieste Stampa & Tv attraverso la preziosa collaborazione con il Gruppo Ermada ed in particolare con Mauro Depetroni che ne ha curato la prefazione.

Il giorno 8 di gennaio poi a partire dalle ore 12.00 l’ingresso al Castello di Duino sarà a prezzo ridotto 3,50 euro per poter così assistere alla cerimonia di chiusura della Mostra con il Concerto del Coro Rilke.

Lucia Lalovich

Resp. attività culturali

dal comunicato del 2 dicembre 2011

La Mostra Ermada Voci di Guerra in Tempo di Pace sarà visibile per tutto dicembre e fino all’otto di gennaio, dove è previsto un grandissimo finale con i protagonisti e un concerto del Coro Rilke. (vedi sotto orari castello a dicembre).

Sono oltre 7000 le persone che hanno varcato i cancelli del Castello di Duino per visitare la mostra aperta dal 15 di ottobre e che rimarrà aperta fino all’otto di gennaio, – fa sapere la Responsabile della sezione Cultura dell’Ajser 2000 Lucia Lalovich presente ieri alla conferenza stampa in provincia di Trieste – mentre la copia della mostra ”Ermada Voci di Guerra in Tempo di Pace” ha fatto tappa a Borgo Hermada a Terracina con grande ed entusiastico successo. La mostra promossa dal Gruppo Culturale e Sportivo Ajser 2000, assieme al Gruppo Ermada VF, con il contributo della Regione Fvg,

della Zkb e dell’Amt e che gode del patrocinio del Comune di Duino Aurisina e della Provincia di Trieste, vuole rendere visibile il risultato di questo lavoro, così come quelli dei progetti di riqualificazione delle trincee e della raccolta delle testimonianze della Grande Guerra nel territorio di Duino Aurisina. La mostra è parte del Progetto Ermada che è nato con l’intento di valorizzare questo territorio ed il suo patrimonio storico e culturale. Negli oltre trentacinque pannelli fotografici che compongono la mostra, vengono presentati: Immagini dell’epoca strettamente legate al territorio di Duino Aurisina in particolare sull’Ermada durantela Grande Guerra; Il territorio e
le fortificazioni sull’Ermada; I lavori di ripristino con l’Alpina delle Giulie; I luoghi di sepoltura dei soldati caduti sull’Ermada presenti nella
Provincia di Trieste; Borgo Hermada a Terracina. Nelle bacheche, invece, vengono presentati: Libri, pubblicazioni e documenti inerenti l’Ermada; reperti rinvenuti durante gli scavi che in parte sono riferiti alla vita quotidiana del soldato, come gavette e stoviglie, in parte sono gli strumenti di guerra come le armi e le bombe ed in parte sono le attrezzature di protezione come gli elmetti. Grazie al Distaccamento di Opicina del Nucleo Artificieri della Polizia di Stato è stato possibile rendere inoffensivi tutti gli ordigni esposti. Ancora una volta le due comunità si sono unite da un grande emozione, ancora una volta Duino Aurisina e Borgo Hermada si sono ritrovate attraverso la storia della pietra messa nel 2007 presso il Monumento dei Caduti di Borgo Hermada. Il 6 di novembre in occasione di una cerimonia
dedicata al 150° anniversario dell’Unità d’Italia da parte dell’Amministrazione comunale di Terracina, è stata aperta la copia della mostra presentata al Castello di Duino. A tale cerimonia, che ha visto da parte del Vice Sindaco di Duino Aurisina Massimo Romita. la consegna della bandiera tricolore che è stata benedetta da Don Ugo Bastiani a San Giovanni con l’acqua del Timavo come venne benedetta la bara del Milite Ignoto nella Basilica di Aquileia. Dal 1 di dicembre è in vendita al Castello di Duino e in tutte le librerie il Libro Ermada Voci di Guerra in Tempo di Pace realizzato da Trieste Stampa e Tv.
Le informazioni sono visitabili sul sito www.ajser2000.it, il Monte Ermada si trova oggi nella parte nord occidentale della provincia di
Trieste nel territorio del comune di Duino Aurisina, mentre le sue propaggini orientali sono in territorio sloveno. L’Ermada, ultimo baluardo dell’Imperial Regio Esercito Austro Ungarico sulla strada per Trieste, costituì durante il primo conflitto mondiale un insuperabile obiettivo militare, contro il quale si infransero senza successo gli assalti dei soldati italiani. L’esercito austro-ungarico, organizzato sulla difensiva, lo aveva trasformato in una fortezza munita di ricoveri sotterranei ed armata di artiglierie occultate agli occhi dell’avversario. Nell’arco temporale che viene periodizzato dal 1914 all’autunno 1917, le popolazioni autoctone subirono privazioni e dovettero
abbandonare i propri nuclei abitati e le zone di produzione agricola per far spazio all’insediamento di opere militari difensive che, di fatto, divennero un’insormontabile linea di fronte mai conquistata o superata dalle truppe italiane. L’area oggi si presenta ricca di testimonianze “immobili” dei fatti, negli ultimi anni recuperate e riportate alla luce da un gruppo di volontari. Molte di queste strutture, grazie al lavoro infaticabile dei volontari della Società Alpina delle Giulie, pur a distanza di quasi cent’anni, e nonostante l’incuria della natura e del tempo, sono ritornati alla luce.

Apertura Castello di Duino nel mese di DICEMBRE 2011

Sabato 3 e domenica 4 dalle 09.30 alle 16.30

Giovedì 8, venerdì 9, sabato 10 e domenica 11 dalle 9.30 alle 16.00

Sabato 17 e domenica 18 dalle 09.30 alle 16.00

lunedì 26 dalle 09.30 alle 16.00
Chiuso: domenica 25
Sabato 24 e 31: aperto dalle 9.30 alle 11.30

GENNAIO 2012 Aperto solo i giorni: 2, 3, 5, 6, 8. dalle 9.30 alle 16.00

www.castellodiduino.it

E' uscito il nuovo libro sull'Ermada - "Voci di Guerra in tempo di pace" - Editore Trieste Stampa & Tv -


E' uscito il nuovo libro sull'Ermada - "Voci di Guerra in tempo di pace" - Editore Trieste Stampa & Tv


In vendita dal primo dicembre al Castello di Duino e nelle principali librerie di Trieste e Duino Aurisina

Per informazioni su acquisto e spedizioni copie Giancarlo Crevatin (3488898117 administration@triestestampa-rassegna.it) - WWW.AJSER2000.IT

"Nel momento in cui si desidera ricordare il Centocinquantesimo dell’Unità d’Italia il pensiero scorre inevitabilmente ai fatti di guerra riferiti al primo conflitto mondiale. Uno dei più cruenti teatri di battaglie e sofferenze è presente nella Regione Friuli Venezia Giulia ove tutt’oggi il territorio ha indelebilmente presenti le tracce di quegli anni. Il Fronte dell’Isonzo ha segnato una generazione intera di uomini, ha privato nei propri affetti famiglie ma ha pure stravolto l’economia di una zona devastando nel senso letterale del termine un intero territorio dal quale vennero forzatamente evacuati gli abitanti e nel quale gli stessi stentarono nel ristabilirsi anche a causa dell’ingente quantitativo di ordigni inesplosi che ancora oggi a distanza di quasi cent’anni e nonostante numerose bonifiche riaffiorano ricordando la loro natura devastatrice.

Il Carso spettacolare, dai mille colori che rappresenta di per se uno scenario irripetibile, unico nel suo genere per la colorata e variegata natura e per la storia che lo riguarda è luogo sacro e meta di pellegrinaggio attorno a quelli che furono i campi di battaglia della Prima Guerra Mondiale. Uno dei più emblematici campi di battagliaè Il Monte Ermada con le sue tre cime e 323 metri d’altezza sul livello del mare, situato oggi nella parte nord occidentale della Provincia di Trieste, nel territorio italiano di Duino-Aurisina, mentre le sue propaggini orientali sono in territorio sloveno

Il Monte Ermada rimase invitto per le truppe Austro Ungariche ma fu anche la obiettivo strategico par il quale migliaia di soldati italiani vennero sacrificati con l’intento di aprirsi la strada per Trieste. Infatti per la sua difesa e la sua conquista non vennero risparmiate risorse e vite umane da nessuno degli eserciti contrapposti, l’uno determinato a non cedere, l’altro a fare di tutto per la sua conquista.

Nel maggio 1923 a ricordo di queste immense sofferenze venne eretto un particolare monumento ad opera del Comando della III Armata, non dedicato a qualche reggimento o a qualche condottiero ma al monito di quale territorio si stesse varcando.

I monumenti ai caduti costituivano dopo gli eventi bellici il centro focale del culto dei morti in guerra, giacché essi e non le tombe erano tradizionalmente serviti a commemorare il loro sacrificio. Vicino a Trieste alle porte della Provincia particolarmente significativo e denso di simbologie è il monumento commemorativo presso il Timavo a quota 12, dedicato ai Caduti per la Patria opera dell’architetto Guido Cirilli.

“ E’ cippo ed ara ad un tempo” è una “pietra della rimembranza” massiccia e solida, tagliata a forma di altare con delle sobrie decorazioni simboliche. La fronte del monumento è rivolta a tramontana e guarda volutamente per ragioni simboliche, come in atto di sfida, verso l’Ermada minacciosa che contese ai fanti italiani la via di Trieste”.


RISPETTATE IL CAMPO DELLA MORTE E DELLA GLORIA


Da questo monito il primo pensiero che ha dato forza al lavoro del Gruppo Ermada nell’intento certamente di promuovere il territorio ma con lo spirito rivolto a tutti coloro che indistintamente dalla propria bandiera, lingua o etnia soffrirono ed in questo lembo di terra sacrificarono la propria esistenza. Ne consegue che nel termine rispetto sia implicitamente racchiuso quello per il territorio, per la memoria ma anche per gli uomini, soldati o abitanti del luogo, che vissero in prima persona quei drammatici eventi.Oggi lo stesso monumento, provato dal tempo e da qualche atto di vandalismo rimane con il suo messaggio forte:

IL TERRITORIO E LE OPERE FORTIFICATE

La linea di sbarramento Ermada-Castagnevizza … si può considerare come la più forte barriera opposta alla nostra avanzata nel settore meridionale dell’altopiano e in quello a mare, ad ovest del meridiano di Brestovizza. Ha uno sviluppo di oltre cinque chilometri ed è costituita da una trincea con scavo profondo, protetta da doppio o triplo ordine di cavalli di Frisia ed accompagnata da una “linea dei cento metri” quasi ininterrotta. Particolarmente ricco è il sistema dei camminamenti e delle caverne capaci di ricoverare numerose truppe

Così scriveva nell’agosto 1917 il Tenente Generale Emanuele Filiberto di Savoia, Comandante della III Armata del Regio Esercito Italiano, in una relazione sulla sistemazione difensiva della città di Trieste. In effetti l’Ermada non fu mai conquistato dalle truppe italiane nonostante i numerosi assalti e l’intenso bombardamento sull’intero settore.

Il territorio denominato dai Comandi Austro Ungarici Settore del mare rappresentava il segmento più meridionale della grande linea difensiva dell’Isonzo. Esso ha una propria particolare fisionomia, datale dal massiccio del Monte Ermada che con le sue tormentate dorsali e profonde doline si estende per oltre cinque chilometri da Nord a Sud (nel vallone di Brestovizza al mare, nei pressi delle paludi del Lisert) formando un formidabile baluardo naturale a difesa della città di Trieste, obiettivo principale delle offensive italiane ma territorio ritenuto irrinunciabile da parte dell’Impero Austro Ungarico.

Lungo la dorsale dell’Ermada, l’esercito Austriaco realizzò quindi la più potente linea difensiva di tutto il fronte dell’Isonzo o Isonzo Front.

I lavori iniziati all’entrata in guerra con l’Italia, vennero successivamente sempre più potenziati e consistettero nella predisposizione di numerosi chilometri di trincee, ricoveri sotterranei sia recuperati dalle cavità naturali esistenti nel territorio che dallo scavo di caverne artificiali, “tane di volpe” e di camminamenti di raccordo, il tutto scavato nella roccia calcarea tipica del Carso. Numerose le fortificazioni epigee, spesso protette da massicci scudi di cemento armato, il tutto ulteriormente reso inaccessibile da fitte siepi di reticolati. Come si è detto, laddove esistenti furono adattate ed utilizzate, quali ricoveri per le truppe, magazzini e riservette munizioni, anche cavità carsiche naturali quali grotte e caverne.

Le trincee risultano essere costruite in modo molto articolato, con angolazioni ogni 3-4 metri, scavate nella roccia viva e profonde anche due metri. Il materiale di risulta serviva a creare terrapieni di protezione. Esistevano vie di fuga normalmente meno protette verso i ricoveri, ora difficilmente individuabili e dove serviva venivano costruiti dei muri a secco di protezione, talvolta molto imponenti. Ci sono inoltre punti strategici fortificati in calcestruzzo che guardavano il ripido declivio verso le linee italiane sottostanti quali osservatori o nidi di mitragliatrici.

Il sistema di difesa principale si componeva di norma di tre ordini di trinceramenti che erano denominati col numero di sistema seguito da un carattere alfabetico. Si aveva così il sistema 1a, 1b, 1c, poi il 2a , 2b ecc. Per completare l’organizzazione difensiva furono costruite alcune linee di sbarramentoRiegelstellungen che raccordavano trasversalmente le linee dei vari sistemi e formavano in caso di sfondamento dei compartimenti stagni. A presidio ed a riserva vennero posti numerosi reparti, costituenti il VII e XXIII Corpi d’Armata dell’Esercito Austro Ungarico, mentre gli italiani contro lo stesso settore schierò parte della III Armata.

L’intera linea di difesa fu martellata per mesi e mesi da un intenso e quasi ininterrotto bombardamento da parte delle artiglierie italiane stimate in oltre 1917 bocche da fuoco, tra questi pure i grossi calibri installati su grandi pontoni galleggianti alla Bocca Primero verso Grado. L’intera montagna appariva sconvolta ed in fiamme ma alla fine dei cannoneggiamenti le truppe Austro Ungariche uscivano pressoché illese dai profondi ricoveri in cui stavano riparate e respingevano validamente ogni assalto da parte delle fanterie italiane.

Dopo gli eventi bellici relativi a Caporetto le Armate italiane dell’Isonzo furono costrette a ritirarsi sulla linea del Piave e l’Ermada poté godere finalmente un’irreale quiete.

Dalla fine del 1917 le popolazioni locali precedentemente sfollate, rientrarono nel territorio. Quello che rimaneva era una zona arida senza più vegetazione, disseminata pericolosissimi ordigni inesplosi e nelle doline le sepolture dei tanti caduti. E’dunque imprescindibile parlare dell’Ermada se non si ricorda pure chi ci aveva abitato e con quale difficoltà poi ha ricominciato a viverci e lavorare iniziando da quelle attività di logica bonifica che li videro prima recuperanti come del resto accadde un po’ dovunque nell’Europa sconvolta dalla guerra.

Con queste premesse il Gruppo Ermada soprattutto grazie al particolare impegno della Società Alpina delle Giulie che ha recuperato i luoghi di guerra ripristinandoli fin dove è stato possibile, offre una particolare chiave di lettura a coloro che visiteranno d’ora in avanti il territorio, proponendone l’opera di recupero e valorizzazione soprattutto nel rispetto del Codice dei Beni Culturali, delle Leggi tutela sul Patrimonio Storico della Prima Guerra Mondiale e delle vigenti normative Regionali, sostenendo un coordinamento tra Associazioni e tutti i numerosi studiosi e cultori di storia che si sono interessati a creare nel passato le basi su cui si svilupperà il progetto e dai quali contributi verrà basato il punto di partenza di ogni futura attività. Tra questi naturalmente Abramo Schmid che ha iniziato con le proprie ricerche tutti coloro i quali successivamente si sarebbero interessati dell’Ermada, maestro del quale si desidera rispettosamente riportarne il pensiero:

la montagna tenebrosa, la bieca favolosa fortezza è oggi una quota amica, silenziosa. Ma predilige i solitari viandanti e soltanto ad essi svela il mistero e l’attesa…

Abramo Schmid

VOCI DI GUERRA IN TEMPO DI PACE”

IL RECUPERO: Molte delle strutture militari utilizzate dai soldati Austro Ungarici fino al 1917 sono state individuate grazie ad un dettagliato lavoro di ricognizione storica frutto del lavoro nel tempo di molti qualificati ricercatori e cultori soprattutto di questo territorio.

IL RIPRISTINO: grazie al lavoro infaticabile dei volontari della Società Alpina delle Giulie, pur a distanza di quasi cent'anni, e nonostante l’incuria della natura e del tempo, sono ritornati alla luce numerosi siti militari. E’ stato un lavoro durato più di un decennio per liberare trincee, ingressi di ricoveri e grotte dalla vegetazione che aveva ricoperto tutto, dovendo inoltre rimuovere da detriti che avevano ostruito molti di questi accessi. Ogni luogo è stato poi censito applicandovi su ognuno di essi una targa con le principali coordinate geografiche.

LA VALORIZZAZIONE: Se da una parte il territorio ha ricominciato a far parlare della propria storia grazie appunto alla Società Alpina delle Giulie, il Guppo Ermada grazie all’interessamento dell’ Associazione Ajser 2000 ha promosso una serie di attività indirizzate alla promozione del territorio e della sua storia nonché a far conoscere alla comunità il decennale impegno dei volontari coordianti dall’Alpina delle Giulie.

LA DIDATTICA: Per questo motivo oltre alla divulgazione via web e media, è stata ideata una mostra con l’intento didattico di far conoscere soprattutto il territorio e con esso la sua storia compresa quella dei suoi abitanti. Nel suo percorso scientifico sono inseriti i seguenti soggetti:

  • Immagini dell’epoca strettamente legate al territorio di Duino-Aurisina in particolare sull’Ermada durante la Grande Guerra;

  • Il territorio e le fortificazioni sull’Ermada;

  • I lavori di ripristino ad opera dell’Alpina delle Giulie;

  • I luoghi di sepoltura dei soldati caduti sull’Ermada presenti nella Provincia di Trieste;

  • Il Borgo Hermada a Terracina.

Nelle bacheche invece vengono presentati:

  • Libri, pubblicazioni e documenti inerenti l’Ermada;

  • Reperti rinvenuti durante gli scavi che in parte sono riferiti alla vita quotidiana del soldato, come gavette e stoviglie, in parte sono gli strumenti di guerra come le armi e le bombe ed in parte sono le attrezzature di protezione come gli elmetti.

LA PROMOZIONE: Questa particolare attività verrà utilizzata come vetrina del patrimonio inserito nel Comune di Duino-Aurisina dopo la sua inaugurazione presso i locali del prestigioso Castello di Duino e verrà proposta in molte località italiane a partire da Terracina in Provincia di Latina ove sorge Borgo Hermada, che da anni ormai è idealmente gemellato con il Comune Provincia di Trieste.

L’Ermada sia per la sua particolare storia che per ciò che ha significato per le culture di entrambi gli eserciti contrapposti all’epoca dei fatti relativi alla Prima Guerra Mondiale, è giusto sia d’ora in poi inserito a pieno titolo dagli itinerari turistici volti a riscoprire il patrimonio storico della Grande Guerra a ridosso delle ricorrenze del centenario che dal 2014 avranno inizio in tutta Europa.

(il testo è stato realizzato da Mauro Depetroni avvalendosi per la pare storica di alcuni passi tratti integralmente dalla pubblicazione “Valorizzazione delle opere di guerra del Monte Ermada” AA.VV. Trieste, 2003 realizzata dal Gruppo Cavità Artificiali della Società Alpina delle Giulie dalla quale si è avuto il consenso a pubblicarne l’estratto)

Riferimeti legislativi italiani:

"Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137"

Concetto di Valorizzazione del patrimonio culturale

La tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale concorrono a preservare la memoria della comunità nazionale e del suo territorio e a promuovere lo sviluppo della cultura

La valorizzazione consiste nell'esercizio delle funzioni e nella disciplina delle attività dirette a promuovere la conoscenza del patrimonio culturale e ad assicurare le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione pubblica del patrimonio stesso. Essa comprende anche la promozione ed il sostegno degli interventi di conservazione del patrimonio culturale.

Legge 7 marzo 2001, n. 78 - "Tutela del patrimonio storico della Prima guerra mondiale"
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 75 del 30 marzo 2001


(Principi generali)

La Repubblica riconosce il valore storico e culturale delle vestigia della Prima guerra mondiale.
2. Lo Stato e le regioni, nell'ambito delle rispettive competenze, promuovono la ricognizione, la catalogazione, la manutenzione, il restauro, la gestione e la valorizzazione delle vestigia relative a entrambe le parti del conflitto e in particolare di:
a) forti, fortificazioni permanenti e altri edifici e manufatti militari;
b) fortificazioni campali, trincee, gallerie, camminamenti, strade e sentieri militari;
c) cippi, monumenti, stemmi, graffiti, lapidi, iscrizioni e tabernacoli;
d) reperti mobili e cimeli;
e) archivi documentali e fotografici pubblici e privati;
f) ogni altro residuato avente diretta relazione con le operazioni belliche.
3. Per le finalità di cui al comma 2 lo Stato e le regioni possono avvalersi di associazioni di volontariato, combattentistiche o d'arma.
4. La Repubblica promuove, particolarmente nella ricorrenza del 4 novembre, la riflessione storica sulla Prima guerra mondiale e sul suo significato per il raggiungimento dell'unità nazionale.


giovedì 29 dicembre 2011

FESTIVAL DELL'EPIFANIA


Festival dell'Epifania

dal 2 al 8 genniao dalle 09.00 allle 16.00
Castello di Duino
Mostra Ermada Voci di Guerra in Tempo di Pace

5 gennaio ore 20.30
Sede del Circolo Culturale Sloveno Igo Gruden di Aurisina
FESTIVAL AVE NINCHI "CECCHELINEIDE" Recital di e con Alessio Colautti, al Pianoforte il maestro Carlo Tommasi promosso dal Comune di Duino Aurisina in collaborazione con l'Associazione tra le Compagnie Teatrali Triestine L'ARMONIA

dal 6 all'8 gennaio 2012
Casa della Pietra Igo Gruden di Aurisina
I tanti volti di Vinicio Scapin
inaugurazione mostra ore 11.00 promosso dal Gruppo Culturale Sportivo Ajser 2000 -www.ajser2000.it

6 gennaio dalle ore 15.00

Tendone coperto e riscaldato della Polisportiva San Marco al Villaggio del Pescatore
FESTA DELLA BEFANA Animazione e Spettacoli per tutti i bambini
Spettacolo di Clown "Arrivano i Clown" a cura del Teatro Incontro, Esibizione delle Ragazze del Sorriso, Animazione e arrivo della Befana. Alle ore 18.00 accensione del Pignarul con dolci cioccolata calda e vin brule promosso dal Comune di DUino Aurisina la Polisportiva San Marco, Soc. Nautica laguna del Gruppo Speleologico Flondar, della Consulta Giovani dal Lions Club Duino Aurisina dal Asd Tennistavolo Trieste Sistiana dal Gruppo Ajser 2000.

6 gennaio alle ore 20.30
Sede del Circolo Culturale Sloveno Igo Gruden di Aurisina
FESTIVAL AVE NINCHI "MIKEZE E JAKEZE - DUE FACCE DI BRONZO" Spettacolo musicale di e con Leo e Gerri Zannier al pianoforte il maestro Tony Kozina. Promosso dal Comune di Duino Aurisina in collaborazione con l'Armonia e il Gruppo Teatrale Amici di San Giovanni - Fita

7 gennaio alle ore 20.30

Sede del Circolo Culturale Sloveno Igo Gruden di Aurisina
Spettacolo teatrale in lingua slovena "La PRINCIPESSA SUL PISELLO" - dura la vita al Castello....
Commedia in lingua slovena scritta e interpretata da Irene Pahor. Cronaca semiseria sui dilemmi di una principessa moderna divisa tra pincipi poco azzurri, castelli e fardelli vari... Promosso dal COmune di Duino Aurisina in collaborazione con l'Armonia.

8 gennaio alle ore 16.00
Castello di Duino Sala Congressi (dalle ore 13.00 ingresso a euro 3.50)
in occasione della chiusura della mostra "Voci di Guerra in Tempo di Pace". Concerto dell'associazione corale R.M.Rilke. Verranno eseguiti brani popolari in varie lingue e pezzi della cultura locale, al pianoforte Jan Grbec. Promosso dal Coro Rilke in collaborazione con il Comune di Duino Aurisina e il Gruppo Ajser 2000.

8 gennaio alle ore 20.30

Auditorium del Collegio del Mondo Unito dell'Adriatico
CONCERTO DI BUON ANNO DUINO AURISINA - "Operetta mon amour"
con Nicolò Ceriani (baritono) Ilaria Zanetti (soprano) accompaganti al pianoforte da Reana De Luca. Promosso dal COmune di Duino Aurisina in collaborazione con l'Associazione Internazionale dell'Operetta.

9 gennaio alle ore 18.00

Tendone Coperto della Polisportiva San Marco del Villaggio del Pescatore
FESTA DELLA CULTURA E DELLO SPORT 2011
Premiazioni delle associazioni sportive e culturali e dei migliori atleti della stagione sportiva 2010/2012. Durante la manifestazione ci sarà l'esposizione e la premiazione del concorso artistico per i giovani del nostro territorio "POSTER della Pace" organizzato dai Lions CLub Duino Aurisina. Nel corso della serata ospiti la Band della Consulta GIovani, Roberta Derin campionessa di Body Building e le ragazze del sorriso. Promosso dal Comune di Duino Aurisina in collaborazione con la Proloco Mitreo e la Polisportiva San Marco.

dal Comunicato del Comune
Come da tradizione (5 edizione), la prima settimana di gennaio, l'amministrazione comunale di Duino Aurisina, desidera presentare il Festival dell'Epifania. Un appuntamento che di anno in anno è cresciuto per numero di spettatori ma anche per la qualità delle iniziative promosse, dopo il periodo natalizio. Orfani della Palestra (si sta riqualificando la pavimentazione e la struttura), l'amministrazione comunale facendo appello alle associazioni del territorio ha realizzato una proposta del tutto innovativa che mette in risalto proprio tutte le strutture che il territorio stesso è in grado di offrire. Per la prima volta dunque il Festival dell'Epifania sarà itinerante. L'avvio del Festival avrà luogo a partire dal 5 di gennaio presso la sede del Circolo Culturale Igo Gruden di Aurisina con tre serate (alle ore 20.30 con ingresso gratuito fino ad esaurimento posti) dedicate al teatro nell'ambito del Festival Ave Ninchi promosso dall'Associazione tra le compagnie teatrali triestine L'Armonia. Il 5 gennaio CECCHELINEIDE recital di e con il Maestro Alessio Collautti al pianoforte il Maestro Carlo Tommasi, il 6 "Mikeze & Jakeze - due facee di Bronzo" spettacolo musicale di e con Leo e Gerry Zannier al pianoforte il Mestro Tony Kozina. il 7 di gennaio "La Principessa sul Pisello" Spettacolo teatrale in lingua slovena scritta e interpretata da Irene Pahor.
Il 6 di gennaio sarà protagonista anche la Befana, che all'interno della festa della Bevana promossa sotto il tendone coperto della Polisportiva San Marco al Villaggio del Pescatore promossa in collaborazione con diverse associazioni che dalle ore 15 daranno vita ad animazione clown balli e divertimento in attesa delle ore 18. con l'Accensione del Pignarul.
Sempre il 6 di gennaio alle ore 11.00 ci sarà l'inaugurazione della Mostra alla Casa della Pietra di Aurisina di satira "I Tanti volti di Vinicio Scapin promossa dal Gruppo Culturale e SPortivo Ajser 2000, Gruppo che espone anche attraverso il progetto Ermada, la Mostra al Castello "Ermada Voci di Guerra in Tempo di Pace" visibile fino all'otto di gennio con orario del Castello (aperto dal 2 di gennaio).
Intensa poi la giornata finale del Festival con il Concerto del Coro Rilke al Castello di Duino in occasione proprio della chiusura della Mostra Ermada Voci di Guerra in Tempo di Pace (l'ingresso per la sola domenica a partire dalle ore 12.00 sarà di euro 3.50). Alle ore 20.30 sempre a Duino, nella prestigiosa sala dell'Auditorium del Collegio dle Mondo Unito dell'Adriatico, la decima edizione del Concerto di Buon Anno Duino Aurisina - Operetta Mon amour" con Nicolò Ceriani Ilaria Zanetti accompagnati al pianoforte da Reana De Luca.
Prologo il giorno 9 gennaio con la Festa della Cultura e dello Sport alle ore 18.00 presso il Tendone coperto della Polisportiva San Marco.

Massimo Romita
Vice SIndaco ed Assessore

venerdì 2 dicembre 2011

www.ajser2000.it


Cena di

Natale



Agriturismo Mezzaluna Malchina

2011

Domenica 11 dicembre ore 12,30


Menù


Bis di primi



Secondo Carsolino


Contorni



Dolce

Vino e Acqua


25,00 euro menu adulto

10,00 euro menu bimbi





Dalle ore 10,30 alle ore 12,00 presso il Why Not di Sistiana

ci sarà Babbo Natale che raccoglierà le ultime letterine dei bambini più buoni...


Per prenotazioni del Pranzo entro e non oltre mercoledì 7 DICEMBRE

3282533140 andrea 3343110340 giorgio 3405665103 lucia 3391539075 luciana

giovedì 1 dicembre 2011

A PASSEGGIO CON IL MERLETTO

Il Gruppo Culturale e SPortivo Ajser 2000 in collaborazione con Scuola dei Corsi merletti di Gorizia con il Patrocinio del Comune di Duino Aurisina

organizza una Mostra didattica di merletto a fustelli delle sedi di Sistiana, Artegna, Codroipo Palmanova e Pordenone a cura della maestra merlettaia Manuela Benfatto nella Sala Grotte del Castello di Duino il 3 e 4 di dicembre con orario dalle 09.30 alle 16.30.

La Scuola dei corsi merletti di Gorizia è una struttura dell’Amministrazione della Regione Friuli Venezia Giulia e svolge un’attività didattica diffusa sull’intero territorio regionale, rappresentando la continuità di una tradizione secolare, ancor oggi vitale.
La Scuola ha come attività principale la formazione di allievi nell'apprendimento della tecnica di esecuzione del merletto a fuselli e la promozione la conservazione e la divulgazione di tale sapere.

La Scuola possiede una propria funzione culturale: agisce ai fini della valorizzazione del proprio patrimonio storico e didattico, promuove l'organizzazione di mostre e convegni e partecipa a concorsi settoriali come la 14° Biennale di Sansepolcro (AR) del 2010, in cui è stata insignita della medaglia “Botticelli” per l’opera “Utopia della bellezza nella magia del merletto”.

La Scuola possiede un proprio patrimonio didattico costituito da merletti, disegni su cartoncino giallo, cartine, e cianografie che riproducono merletti e disegni per merletto.
I merletti sono fotografati e schedati secondo un ordine cronologico che partendo dai primi decenni del secolo scorso giunge ai nostri giorni.
Si segnala la raccolta di cartoncini e cianotipi risalenti ai primi del Novecento.
Ispirati al gusto liberty ed allo stile proprio della Wiener Werkstätte, questi materiali testimoniano l’attività svolta dal Corso Centrale di Merletti di Vienna nei territori dell’Impero asburgico e danno conto della varietà di motivi decorativi e di tecniche usati.

Cartoncini gialli provenienti da Vienna
(SCM – Archivio materiali grafici – Riproduzione vietata)


Cianotipo di merletto
(SCM – Archivio materiali grafici – Riproduzione vietata)

Rilevante anche la raccolta di materiali grafici (bozzetti e disegni per merletto) risalenti al periodo 1947-1960.
Interessanti, tra gli altri, quelli attribuibili all'architetto goriziano Guglielmo Riavis.
I disegni richiamano spesso l’ambiente marino e lacustre e sentono l’influenza dei movimenti artistici del periodo.
Alcuni di questi motivi decorativi, considerati allora delle novità, sono diventati parte del percorso didattico della Scuola.

I corsi attivati dalla Scuola per l'anno scolastico 2011/2012 sono 62, tenuti in 37 comuni in tutto il territorio della Regione del Friuli Venezia Giulia. Gli allievi iscritti sono oltre 800, di tutte le età e con preparazioni diverse (laurea, diploma di scuola secondaria superiore, diploma di scuola secondaria inferiore, licenza elementare, ecc.).Alcuni allievi che frequentano i corsi intensivi provengono da altre regioni d’Italia. Ci sono poi iscritti dalle confinanti Austria e Slovenia.

come ci si iscrive

Per l’iscrizione ai corsi ci si può rivolgere alla Segreteria della Scuola.
E' richiesto un contributo concorso spese annuo di Euro 20,00.
Le iscrizioni possono essere effettuate sino al 31 ottobre di ogni anno.
I corsi iniziano, di norma, la prima settimana del mese di ottobre per concludersi a giugno.
Le lezioni hanno cadenza settimanale.

(per la domanda di iscrizione vai in "modulistica")

corsi ordinari

I corsi ordinari,che costituiscono il nucleo principale dell’attività didattica, hanno una durata di sei anni, e portano al conseguimento del Diploma di maestro merlettaio.

Sono finalizzati all'acquisizione delle tecniche, delle abilità e delle conoscenze necessarie ad ideare, progettare, disegnare ed infine eseguire manufatti in merletto a fuselli.

La Scuola segue un proprio percorso didattico ed un proprio programma, anche attraverso l’uso della propria pubblicazione “Antologia del merletto – il patrimonio didattico della Scuola dei corsi merletti di Gorizia”.

Il percorso didattico prevede l’esecuzione di precisi modelli del patrimonio della Scuola, chiamati comunemente “campioni”, che gli allievi realizzano seguendo un ordine di crescente difficoltà.
Per l’insegnamento del merletto è prevista, di norma, una lezione settimanale di tre ore.
A partire dal quarto anno si aggiunge lo studio di elementi di storia dell'arte, di storia del costume e del merletto, nonché disegno e progettazione artistica.
I corsi ordinari si concludono con un esame e con il rilascio del Diploma di maestro merlettaio.

corsi di divulgazione

I corsi di divulgazione durano tre anni e hanno lo scopo di mantenere e diffondere l'interesse per il merletto a fuselli attraverso l'apprendimento delle più comuni tecniche di lavorazione.

corsi intensivi

I corsi intensivi sono rivolti a persone residenti al di fuori del Friuli Venezia Giulia. Le lezioni sono concentrate in un'unica settimana al mese, da ottobre a giugno

corso di sperimentazione

Opera del corso di sperimentazione sul tema ACQUAIl corso di sperimentazione costituisce un momento di equilibrio tra tradizione e innovazione. Il lavoro del merletto a fuselli è infatti associato ad altre tecniche, come la tessitura o il macramè ma anche la pittura e il disegno.
Quest’anno il corso propone la realizzazione di manufatti a merletto eseguiti con materiali ottenuti dalla colorazione con tinture vegetali, indicativamente accessori di abbigliamento.

I contenuti del corso riguarderanno oltre a nozioni di base sulle piante tintorie ed il loro uso, la preparazione dei materiali e soprattutto la progettazione complessiva, la preparazione grafica del bozzetto per l’esecuzione del merletto e la realizzazione dell’opera.

E’ previsto un intervento da parte dell’Associazione goriziana NOIDELL’ARTE.

contatti
La Scuola ha sede a Gorizia in via Roma n. 14
La segreteria della Scuola dei corsi merletti è a disposizione
dal lunedì al giovedì dalle ore 9.15 alle ore 12.30 e dalle 15.00 alle 16.00
il venerdì dalle 9.15 alle 12.00
al seguente numero telefonico:
tel. 0481 386463 – fax 0481 532009
ed ai seguenti indirizzi di posta elettronica :
e-mail: scuola-merletti@regione.fvg.it
e-mail direzione:giovanna.vesci@regione.fvg.it
e-mail segreteria:manuela.bais@regione.fvg.it
e-mail segreteria: nevio.costanzo@regione.fvg.it

La Mostra Ermada Voci di Guerra in Tempo di Pace sarà visibile per tutto dicembre e fino all'otto di gennaio,

La Mostra Ermada Voci di Guerra in Tempo di Pace sarà visibile per tutto dicembre e fino all'otto di gennaio, dove è previsto un grandissimo finale con i protagonisti e un concerto del Coro Rilke. (vedi sotto orari castello a dicembre).

Sono oltre 7000 le persone che hanno varcato i cancelli del Castello di Duino per visitare la mostra aperta dal 15 di ottobre e che rimarrà aperta fino all’otto di gennaio, - fa sapere la Responsabile della sezione Cultura dell’Ajser 2000 Lucia Lalovich presente ieri alla conferenza stampa in provincia di Trieste – mentre la copia della mostra ”Ermada Voci di Guerra in Tempo di Pace” ha fatto tappa a Borgo Hermada a Terracina con grande ed entusiastico successo. La mostra promossa dal Gruppo Culturale e Sportivo Ajser 2000, assieme al Gruppo Ermada VF, con il contributo della Regione Fvg,

della Zkb e dell’Amt e che gode del patrocinio del Comune di Duino Aurisina e della Provincia di Trieste, vuole rendere visibile il risultato di questo lavoro, così come quelli dei progetti di riqualificazione delle trincee e della raccolta delle testimonianze della Grande Guerra nel territorio di Duino Aurisina. La mostra è parte del Progetto Ermada che è nato con l’intento di valorizzare questo territorio ed il suo patrimonio storico e culturale. Negli oltre trentacinque pannelli fotografici che compongono la mostra, vengono presentati: Immagini dell’epoca strettamente legate al territorio di Duino Aurisina in particolare sull’Ermada durantela Grande Guerra; Il territorio e
le fortificazioni sull’Ermada; I lavori di ripristino con l’Alpina delle Giulie; I luoghi di sepoltura dei soldati caduti sull’Ermada presenti nella
Provincia di Trieste; Borgo Hermada a Terracina. Nelle bacheche, invece, vengono presentati: Libri, pubblicazioni e documenti inerenti l’Ermada; reperti rinvenuti durante gli scavi che in parte sono riferiti alla vita quotidiana del soldato, come gavette e stoviglie, in parte sono gli strumenti di guerra come le armi e le bombe ed in parte sono le attrezzature di protezione come gli elmetti. Grazie al Distaccamento di Opicina del Nucleo Artificieri della Polizia di Stato è stato possibile rendere inoffensivi tutti gli ordigni esposti. Ancora una volta le due comunità si sono unite da un grande emozione, ancora una volta Duino Aurisina e Borgo Hermada si sono ritrovate attraverso la storia della pietra messa nel 2007 presso il Monumento dei Caduti di Borgo Hermada. Il 6 di novembre in occasione di una cerimonia
dedicata al 150° anniversario dell’Unità d’Italia da parte dell’Amministrazione comunale di Terracina, è stata aperta la copia della mostra presentata al Castello di Duino. A tale cerimonia, che ha visto da parte del Vice Sindaco di Duino Aurisina Massimo Romita. la consegna della bandiera tricolore che è stata benedetta da Don Ugo Bastiani a San Giovanni con l’acqua del Timavo come venne benedetta la bara del Milite Ignoto nella Basilica di Aquileia. Dal 1 di dicembre è in vendita al Castello di Duino e in tutte le librerie il Libro Ermada Voci di Guerra in Tempo di Pace realizzato da Trieste Stampa e Tv.
Le informazioni sono visitabili sul sito www.ajser2000.it, il Monte Ermada si trova oggi nella parte nord occidentale della provincia di
Trieste nel territorio del comune di Duino Aurisina, mentre le sue propaggini orientali sono in territorio sloveno. L’Ermada, ultimo baluardo dell’Imperial Regio Esercito Austro Ungarico sulla strada per Trieste, costituì durante il primo conflitto mondiale un insuperabile obiettivo militare, contro il quale si infransero senza successo gli assalti dei soldati italiani. L’esercito austro-ungarico, organizzato sulla difensiva, lo aveva trasformato in una fortezza munita di ricoveri sotterranei ed armata di artiglierie occultate agli occhi dell’avversario. Nell’arco temporale che viene periodizzato dal 1914 all’autunno 1917, le popolazioni autoctone subirono privazioni e dovettero
abbandonare i propri nuclei abitati e le zone di produzione agricola per far spazio all’insediamento di opere militari difensive che, di fatto, divennero un’insormontabile linea di fronte mai conquistata o superata dalle truppe italiane. L’area oggi si presenta ricca di testimonianze “immobili” dei fatti, negli ultimi anni recuperate e riportate alla luce da un gruppo di volontari. Molte di queste strutture, grazie al lavoro infaticabile dei volontari della Società Alpina delle Giulie, pur a distanza di quasi cent’anni, e nonostante l’incuria della natura e del tempo, sono ritornati alla luce.

Apertura Castello di Duino nel mese di DICEMBRE 2011

Sabato 3 e domenica 4 dalle 09.30 alle 16.30

Giovedì 8, venerdì 9, sabato 10 e domenica 11 dalle 9.30 alle 16.00

Sabato 17 e domenica 18 dalle 09.30 alle 16.00

lunedì 26 dalle 09.30 alle 16.00
Chiuso: domenica 25
Sabato 24 e 31: aperto dalle 9.30 alle 11.30

GENNAIO 2012 Aperto solo i giorni: 2, 3, 5, 6, 8. dalle 9.30 alle 16.00

www.castellodiduino.it